Fondatore: Mons. Giovanni Antonio Farina
Raccogliendo l’eredità spirituale del Santo Fondatore, le figlie dei Sacri Cuori contemplano il Cuore di Cristo trafitto sulla croce, da cui scaturiscono insondabili ricchezze di grazia e di misericordia. Quella ferita è segno e sigillo dell’amore di Dio che si rivela e si dona; è invito ad una risposta di amore e di riparazione. “La carità -dice il Farina- è la base che ingenera il merito di tutto, è il cardine di ogni operazione, l’anima di tutta la santità, dunque essa animi le vostre intelligenze e vi faccia tutte a tutto”. L’umiltà del cuore induce noi suore a riconoscere la nostra totale dipendenza da Dio in ogni cosa; ci sollecita ad accettare serenamente i nostri limiti e la piena fiducia in Dio solo; ci sprona a lavorare in qualsiasi campo” nascoste nel Cuore di Gesù e sconosciute al mondo” (cf. lett.30). L’umiltà, secondo il pensiero del Farina, deve essere la nota caratteristica esteriore di noi sue figlie nel prediligere i più poveri e i più infelici. Egli richiede inoltre un’umiltà interiore che si esprime nel salmo 114-115: “Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome sia gloria!”. L’umiltà è la base e il sostegno dell’obbedienza responsabile e motivata dall’amore “estesa anche alle regole più piccole” (cf. Reg. disc. autografo, art.7, p.1). Il santo Fondatore infatti esortava: “ordiniamo tutte le opere nostre sulla misura dell’obbedienza”; e così insegnava : ”Non è l’obbedienza vincolo alla libertà, è invece uno sfogo verso la libertà, una vera sicurezza per giungere al porto”. (aD 12) Il Farina, accanto al Cuor di Gesù addita, come esemplare e sostegno, il Cuore di Maria. Affida la sua Istituzione alla protezione di S. Dorotea, apostola e martire. Egli stesso è luminoso esempio di totale dedizione a Dio e ai fratelli. S. Bertilla ha incarnato il carisma della carità nella Missione.
Carisma
Incarnare la tenerezza dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria nella educazione, nel prendersi cura della persona in situazioni di bisogno.