Fondatrice: Madre Santina

La nostra Fondatrice è di famiglia nobile e profondamente cristiana, ultima dei quattro figli di Oronzo De Pascali e Pantalea De Masi, nasce il 20 giugno 1897 ad Acquarica di Lecce, e dopo pochi giorni è battezzata col nome di Maria Addolorata. Il nome è profetico perché la sofferenza è stata il suo pane quotidiano; ha lottato e pregato continuamente il Signore affidandosi alla Divina Provvidenza. A cinque anni perde il papà e, due anni dopo, la mamma l’affida all’istituto “Margherita di Savoia” di Lecce per procurarle educazione e formazione cristiana. Il ritorno in famiglia e la formazione acquisita a scuola, completano la sua educazione. Il carattere forte e la nobiltà di sentimenti la tendono verso l’ideale più alto: Consacrarsi al Signore. Il 4 febbraio 1920, a ventidue anni entra tra le “Compassioniste serve di Maria” con il nome di “suor Santina”. Perfeziona la sua vita interiore animata dalla preghiera e dalla perfetta osservanza della santa regola. Presso le Compassioniste suor Santina rimane circa dieci anni, e nel 1927 emette i voti perpetui. Madre Maddalena Starace, fondatrice delle Compassioniste, più volte aveva profetizzato che suor Santina sarebbe uscita dall’istituto per fondare una nuova congregazione. Certa della volontà divina, suor Santina il 29 gennaio 1929 lascia le Compassioniste e avvia le opere ispiratale da Dio. L’11 aprile 1929 ad Acaja fonda la congregazione delle “Suore Discepole del sacro Cuore di Gesù” insieme ad alcune giovani ragazze che diventeranno poi: suor Cecilia, suor Teresa e suor Giuseppina, e presa coscienza dell’identità di persone consacrate, votate al primato di Dio, alla sequela di Cristo obbediente, povero e casto, pienamente disponibili allo Spirito, si dedicano ai bisognosi. È notevole, nella spiritualità di Madre Santina, l’affidamento completo alla Divina Provvidenza e l’assidua preghiera con l’invocazione alla protezione della Vergine Santa. Così, come il ricordo costante del dolore del nostro Salvatore crocifisso, e specialmente del merito del suo Cuore adorabile, quindi, unione continua al sacrificio di Cristo ai piedi della croce che non si deve interrompere mai. L’umiltà, la disponibilità ai bisognosi, l’attenzione ai sofferenti sono la risposta alla sua chiamata. Madre Santina diceva: “Per essere vittima con Gesù e con Maria, ci vuole sacrificio, sacrificio…”, e raccomandava alle sue figlie di ripetere sempre questa preghiera: Doce nos orare… cioè di avere sempre lo spirito che prega, medita e inclina alla penitenza. Le Suore Discepole del Sacro Cuore, dunque, sono chiamate alla sequela di Cristo povero, casto e obbediente, seguendo la regola di sant’Agostino e le proprie Costituzioni. Madre Santina muore il 19 maggio 1981 all’età di ottantaquattro anni. Ella ha dato tutta se stessa per la vita e il bene della Congregazione da lei fondata, senza risparmiare né fatica né difficoltà di vario genere. Il suo corpo riposa, nell’attesa della risurrezione, nella cappella della casa Generalizia a Lecce, in Via Monteroni.

Carisma

Le Discepole devono avere come modello della propria vita il Cuore di Cristo, dal quale bisogna imparare a vivere il mistero di Cristo, il Vangelo e la vita cristiana attraverso il dovere di diffondere la devozione al Sacro Cuore, il Carisma della congregazione e l’apostolato. La nostra comunità, presente in diversi paesi, esercita la carità cristiana sotto tutte le forme, coltivando uno spirito missionario secondo le realtà e le usanze reali del luogo e secondo i bisogni quotidiani. È attraverso le nostre opere e le nostre esperienze che la nostra fede, fatta d’amore per il nostro prossimo, prende forma. L’esempio del Signore ci illumina nel nostro cammino, ovunque noi siamo. È la nostra ragione di vita: praticare la carità cristiana sotto tutte le forme, esattamente come ci insegna il Vangelo. Le nostre attività si orientano verso:

• l’insegnamento ai bambini alla scuola per l’infanzia;
• assistenza per minori e madri in difficoltà;
• assistenza agli anziani;
• accoglienza per studentesse universitarie;
• attività pastorale e tanto altro.

A ottantasette anni esatti dalla fondazione della “Congregazione delle Suore Discepole del Sacro Cuore”, possiamo affermare che la sua opera è attuale, le sue intenzioni non erano un sogno, un’imma- ginazione, un pio desiderio. Essere “attuali” significa concretizzare veramente ciò che al di là della materialità dei fatti ha un senso per l’uomo e per il mondo di oggi. Quindi, possiamo rispondere che Madre Santina e la sua opera sono oggi di una attualità impressionante. Il suo carisma missionario, che certo non si esaurì in quel che fece, si proietta nell’oggi e nel futuro. Oggi le Suore Discepole del Sacro Cuore, realizzano quello spirito missionario che in Madre Santina fu anteriore alla fondazione della Congregazione, impegnate ad educare e formare le nuove generazioni alla mentalità ecclesiale e caritativa, aperta a tutti gli uomini, di ogni etnia, ceto sociale e religione, per condurre tutti a Cristo, contribuendo, così, all’attuazione dell’opera redentrice del mondo, per cui diventiamo storici come è storica la redenzione.