Fondatore: Don Mosè
Mosè nasce a Sant´Antonio Abate (NA) il 29 settembre 1890 da Domenico Mascolo e Filomena Mercurio. Penultimo di 7 figli sa bene cosa vuol dire vivere la povertà di una famiglia numerosa. All’età di 16 anni, durante una missione cittadina dei Padri Redentoristi, sente la chiamata al sacerdozio, e anche se la sua giornata è ben organizzata tra studio e lavoro, avverte che gli manca qualcosa. Confida alla madre il suo desiderio di dedicarsi alla vita religiosa, ma si sente ripetere sempre lo stesso ritornello di disapprovazione, ma solo perché la saggia madre vuole metterlo alla prova affinché la sua vocazione non sia solo un fuoco di paglia giovanile. A 18 anni Mosè si sente finalmente pronto per intraprendere la sua via e scappa a Materdomini, dove si racconta che resta per svariati giorni in ferma meditazione davanti alla reliquia di San Gerardo Maiella, sotto la cui protezione mette la sua vita. Il ritorno in famiglia toglie la grande apprensione familiare per la sua inspiegabile scomparsa e lui si giustifica pressappoco in questo modo: “…da solo non avrei mai vinto le lotte contro i miei genitori ed avrei fallito, avevo dunque bisogno di qualcuno che lottasse con me per convertire la decisione di mia madre e mi sono rivolto a San Gerardo andandolo ad invitare di persona a intervenire per me.” E la Divina Provvidenza interviene per lui e grazie all’aiuto di tante anime generose,ha la possibilità di continuare gli studi. Dal 1906 dunque la vita di Mosè prende una piega diversa e decisiva, affiancato dai Padri Redentoristi. Ma non vuole far pesare la sua decisione sul bilancio familiare e raddoppia le energie del lavoro come ciabattino a fianco del padre e continua a studiare di notte, senza mai lamentare stanchezza. Prima Materdomini, poi Pagani alla tomba di San Alfonso de’ Liguori (fondatore dei Padri Redentoristi), Mosè apre definitivamente il suo cuore al sacerdozio e nel 1912 fa domanda per essere ammesso al seminario Diocesano di Sorrento-Castellamare di Stabia (NA) e solo nel 1921, il 26 marzo, sarà ordinato sacerdote. Fecondo è il suo apostolato: i poveri occupano sempre più le sue giornate e i suoi pensieri. Il fascino di San Gerardo su di lui diventa sempre più condizionante,anche per la continua scoperta delle affinità che riscontrava tra la sua adolescenza e quella del santo. Ambedue appartenenti a famiglie povere e numerose e Mosè doveva guadagnarsi il pane con il suo lavoro da ciabattino, proprio come San Gerardo lo avevo dovuto fare da sarto. Entrambi avevano sentito la medesima vocazione in età matura grazie alla missione dei Padri Redentoristi, e Mosè deve lottare proprio come aveva già lottato San Gerardo per seguire la propria vocazione. Nel 1923 gli fu affidata dai Redentoristi l´Associazione Gerardina e nei due anni successivi fonda il Ricreatorio Gerardino, la squadra di calcio e la Banda Musicale. Aiutato da 3 giovinette che diventeranno poi le future confondatrici, si dedica completamente all´assistenza domiciliare dei poveri e dei malati. A luglio del 1926 consegue la laurea in Utroque Jure e aiutato da persone sensibili e generose, nel 1927 fonda il primo nucleo delle Opere Gerardine.
Carisma
La nostra vita di Religiose Gerardine è animata dal programma che il Fondatore racchiuse nel motto "Dio solo". Il nostro impegno fondamentale è dunque scoprirne la bellezza, vederne le esigenze, seguirle generosamente.
È importante vedere tutto nella luce dell´amore: “soprattutto amiamo Dio che per primo ci ha amato”. Coltiviamo una relazione personale col Padre che ci ama e ci dà vita, col Figlio che ci redime e ci unisce a sé nel mistero Pasquale, con lo Spirito Santo che ci inonda di doni, ci santifica e consola.
Scoprire in ogni cosa, in ogni persona, in ogni momento della giornata la volontà divina e aderirvi con umile e gioiosa donazione. Siamo felici di poter ripetere per noi e intorno a noi: “Si fa la volontà di Dio!”.
Il Signore ha affidato a noi la cura dei poveri: per essi Egli è venuto e li ha prediletti. Noi rispondiamo generosamente assistendo gli anziani e i piccoli. La nostra vocazione di gerardine ci spinge ad assumere le opere di carità verso il prossimo, richieste dall´ambiente in cui ci troviamo. Pertanto il nostro istituto è aperto a tutte le attività apostoliche, che rispondono al suo fondamentale atteggiamento di carità verso il prossimo. Fra queste godono primario favore le opere agli anziani e l’assistenza all’infanzia.
Il nostro Fondatore era convinto che nella persona più bisognosa, Cristo, mostra il suo volto. Gesù soffre nelle persone che gli chiedono aiuto. Egli prova le loro tristezze, compatisce il loro dolore e si mostra loro amico. La nostra vocazione di Suore Gerardine non ci consente di essere indifferenti o insensibili al dolore altrui, ci chiama alla solidarietà.
Le suore dell’Istituto Suore Gerardine svolgono la propria opera a favore dell´infanzia attraverso le Scuole; coerenti con la propria identità espressa nelle Costituzioni e con l’ispirazione cristiana in cui hanno sede le proprie radici, intendono svolgere, nei confronti dell’Infanzia un’azione educativa che non si scosta dai principi, dagli ideali e dai valori proposti, testimoniati e diffusi dal Vangelo.
Presenza sul territorio
Siamo presenti:
- a Soverato Superiore, dal 1950
Missionarie | Nazione | I° Prof. Religiosa | Età |
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Sr. Aurora Todisco | Italia | 1965 | 76 |
Sr. Assunta Longobardi | Italia | 1955 | 79 |
Sr. Nicolina Tridente | Italia | 2001 | 36 |
Sr. Julie Noutai | Africa | 2004 | 31 |
Contatti
- Via XX Settembre, 1 - Soverato Superiore (CZ), 88068, Italia
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- (+39) 0967 21256 (telefono e fax)